The Bear (stagione 3)



Il primo episodio è una bomba; perfetto, disturbante: un meraviglioso connubio di musica, cibo ed un protagonista sull’orlo di una crisi di nervi. In questa stagione Carmy è maniacale e non lascia spazio all’errore, ma non lascia spazio nemmeno alla sua vita. Gli episodi successivi sanno un po’ di filler perché in realtà la trama non procede in modo significativo. Il miglior flashback è quello di Tina: un episodio che riempe il cuore, nonostante l’atmosfera dark di questa stagione. Jeremy Allen White continua a dimostrare il suo valore attoriale, prestando il volto ad uno chef sempre più ossessivo e disturbato che vive solo per raggiungere la stella. Purtroppo, ancora si parla di Claire (sopratutto attraverso flashback): è un personaggio che non apprezzo e speravo la tagliassero dalla narrazione. L’episodio di Natalie, tutto girato in una sola stanza, non mi è piaciuto e l’ho trovato proprio inutile, nonostante volesse scatenare la lacrima a tutti i costi. Tra i camei spunta anche Josh Hartnett: ormai tutti vogliono avere un pezzetto di questo progetto. E poi continua la presenza del Community Duo: Joel McHale e Gillian Jacobs. Nel complesso una stagione un po’ fiacca (rispetto alla prima). Aldilà del primo episodio mastodontico dopo ci si perde, perciò non mi stupirei se la prossima stagione fosse l’ultima.

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