Serenità
Non pensavo che sarei mai stata meglio ed invece... qualcosa sta cambiando!
Non emozioniamoci troppo: sono minuzie, piccolezze, quasi non visibili ad occhio umano ma il mio povero occhio le vede.
Non saprei neanche da dove cominciare ma ho vissuto i due anni peggiori della mia vita (per ora): ovvero quelli dai 27 ai 29 anni.
Tutto è iniziato a causa del lavoro, tanto che l'ho dovuto lasciare ma non mi è bastato: dopo aver iniziato il nuovo lavoro a marzo e dopo aver fatto il viaggio della vita (dopo anni di latitanza, lontana da quei luoghi) dopo due mesi da novizia ho deciso di lasciare, ebbene sì ho mollato. Ho mollato tutto, dandolo anche per scontato.
Da lì (metà maggio) ho iniziato di nuovo la ricerca di un altro impiego. Se mi state chiedendo cosa mi sia preso io di certo non so dirvelo: so solo che ero fucilata dopo tutto l'accaduto durante ben due anni di schifo, perciò ero stanca.
Ho iniziato a lavorare a 18 anni e di ambienti pessimi e colleghi di lavoro discutibili ne ho visti parecchi ma non immaginavo si potesse peggiorare tanto... i soggetti che ho incontrato permangono tutt'ora nella mia top 3 dei peggiori "esseri" mai incontrati (sovrastano un sacco di gente poco gustosa, fidatevi di me).
Beh mi sono interrotta... ho ricominciato il mio grosso giro tra agenzie ed aziende piccole, medie, giganti ecc. e sono finita per ben una settimana in una piccola azienda nelle vicinanze di casa mia ed è stata davvero un esperienza traumatica (non come i famosi due anni però è stato brutto), ma essendo durata così poco ho già iniziato a scordarla.
Una cosa è certa: anche se si entra in punta di piedi in un nuovo luogo di lavoro si dà fastidio, in qualche modo. C'è chi lo ammette di più e chi di meno, ma è così. Comunque non mi era mai capitato di essere aggredita dopo solo una settimana lavorativa (almeno un mese su!), perciò ho preso le due briciole posizionate sulla mia scrivania e sono corsa via senza guardarmi indietro.
Il mio consiglio per queste situazioni è di fidarvi del vostro istinto, per esempio, se avessi lasciato il mio ex lavoro (quello dei du' anni) molto prima non mi ritroverei traumatizzata come oggi.
Anche perché non scrivevo da 8 anni; immaginatevi che trauma è stato per me. E prima di allora ne avevo comunque affrontate di cosine: due relazioni tossiche con tanto di convivenza annessa, un mutuo (per la MIA casa! Fuck Yeah) e vabbè situationship varie, che non ci facciamo mancare nulla.
Aldilà dell'excursus lavorativo ho scoperto il minimalismo ed i viaggi avventurosi; per avventurosi intendo quelli con la tenda e low cost, insomma ho riscoperto il mio lato into the wild e mi sa che non lo mollo più (Sicilia coast to coast in tenda così come anche Berlino con gli stessi mezzi, California non in tenda ma ho visto Mulholland Drive e Hollywood; da cinefila mi scoppia il cuore ed ho rivisto dopo anni la mia terra natia: l'Argentina).
Tornando invece al discorso primario interrotto poc'anzi: va bene così, nel senso che, ho 29 anni ora è normale che la vita ci dia qualche schiaffo a questa età. E finalmente ho rivisto i miei obiettivi e quello che mi renderebbe felice: senza pensare agli altri (questa cosa del menefreghismo si impara troppo tardi).
In ogni caso ecco le varie cose che sono riuscita a fare da me, imparando a fregarmene:
- Un viaggio da sola in macchina (spero ne seguano anche altri).
- Uscire struccata (tosta questa).
- Comprare la mia casa da donna "singola".
- Lasciare un lavoro a tempo indeterminato e ben pagato per cercare la mia strada (comunque al momento sto lavorando, tranquilli).
- Mandare a fanbagno tutte le persone che non mi hanno fatto sentire accolta, amata, capita (nei limiti del possibile ovviamente).
- Andare al cinema e concerti da sola.
- Mangiare fuori da sola, andare al mare in solitudine ecc.
- Capire che cosa esigessi da una relazione sentimentale e lasciare nel loro brodo soggetti tossici che non hanno le idee chiare (e che volevano solo abbassarmi l'autostima).
- Accettare il mio corpo (che cambia ed invecchia).
- Fare quello che mi pare, quando mi pare e con chi mi pare senza dover pensare ad uscire per forza anche se non mi va.
E se pensiate che sia poco... beh dovevate conoscermi molti anni addietro.
Mi dispiace per questa piccola parentesi (rosa e narcisista) ma d'altronde è il mio spazio e se rileggete l'elenco puntato qui sopra c'è scritto che faccio quello che mi pare; inteso anche come quello che mi rende felice.
E questo mi piace farlo e mi rende serena.
Ah e qui cercherò (principalmente) di parlare di cinema, serie tv e libri. Che sono tre cose che mi rendono molto serena ed in pace con il mondo.
Commenti
Posta un commento