Gilmore Girls


No, non avevo mai visto questa famosissima serie adolescenziale (eccetto per le tantissime repliche su Italia1, penso di averlo beccato addirittura alcune di queste mattine, per dire quanto sia ancora presente nell'immaginario comunque). 

E' una serie che rimane in testa (a partire già dalla sigla) perché costruisce una routine per lo spettatore: sia attraverso i personaggi di Stars Hollow che attraverso i luoghi (che, bene o male, sono sempre quelli). Perciò conosciamo meglio il bar di Luke, il supermercato presente nella piccola cittadina e Kirk, che è un po' lo "scemo del villaggio" con velleità artistiche (lo deduciamo dalle sue esibizioni inquietanti).

Subito entriamo a contatto con il tema madre/figlia però in un contesto meno frequente: Lorelai ha avuto Rory molto giovane pertanto assistiamo quasi ad un rapporto tra migliori amiche più che tra un genitore ed una figlia. Lorelai è uno tra i personaggi scritti meglio, è una macchinetta e non perde occasione per utilizzare il sarcasmo come linguaggio comune, per certi versi ricorda Mrs Maisel; è un personaggio che nasce sempre dalla stessa creatrice di Una mamma per amica perciò non sorprende trovare delle similitudini. 

Bypassando la trama che è un po' un melò famigliare (altri personaggi molto interessanti sono la madre e il padre di Lorelai) con annessi problemi di pubertà di Rory (fidanzatini, università prestigiose, litigate ecc.) la serie è godibile ed ammetto che io l'ho utilizzata spesso da sottofondo; quindi non l'ho seguita con enorme attenzione. Però vedere sempre gli stessi volti, gli stessi luoghi e (spesso) le stesse situazioni mi ha fatto sentire a mio agio e quindi questa non può che essere definita una comfort series. Sicuramente la consiglio di più durante un periodo autunnale/invernale, a causa dell'estrema presenza di caffè, foglie e bibite dedicate a questi particolari periodi dell'anno (notare anche la predilizione di Lorelai per la neve).

Magari preferisco subito parlarvi dell'elefante nella stanza: la situazione Rory. Allora non è il mio personaggio preferito perché nelle prime stagioni viene coccolata da tutti ed inserita dentro una gabbia di vetro, infatti al primo no che si ritrova davanti cade letteralmente a pezzi e manda tutta la sua vita a farsi benedire. E c'era da aspettarselo considerando che veniva tratta con i guanti di velluto. Però io ho apprezzato la sua evoluzione negativa, l'ho trovato più realistica ed umana (non esiste che una persona non faccia mai errori e che tutto ciò che faccia sia perfetto!). Secondo me gli sceneggiatori hanno avuto una bella trovata.

Un altro argomento che mi preme è il personaggio di Jesse. Io esigevo il suo spin-off; non solo è interessante e sfaccettato ma è anche interpretato da Milo Ventimiglia: se avessero affiancato un altra serie basata su di lui sarebbe stata un successo. Ed invece no... dopo la quarta stagione (mi pare) non lo hanno più considerato (se non per qualche apparizione random ma solo per andare incontro alla trama di Rory).

Una delle ship più apprezzate sono sicuramente Lorelai e Luke: uno slowburn (ma molto slow) assolutamente necessario.

Mi manca la stagione più recente A Year In The Life del 2016 che spero sconvolga ulteriormente la trama e so che lo farà perché me la sono spoilerata (ho questo brutto vizio). 

In conclusione: ci sta (se si vuole una serie non dark e che tratti temi leggeri da guardare con poca attenzione). Sinceramente come teen drama Gossip Girl, per me, regna su tutto ma penso che la mia affezione a questa serie sia legata alla nostalgia.

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